La testimonianza di Ruggero: come riesce a trovare nel suo cuore coraggio, determinazione e allegria nonostante la malattia.
Crescentino, 8 giugno 2022
La voglia, la strategia e la necessità di vivere al meglio, è sempre stata nei secoli una priorità per tutti gli esseri viventi, compresi animali e piante. Ed io, Ruggero Greco, non faccio eccezione. Ma quando la salute viene a mancare, cosa facciamo?
Questa è la mia storia.
Come cuoco diplomato, lavorando fin da ragazzo negli hotel a 4 o 5 stelle, ho avuto una vita ricca, piena di avventure bellissime e fuori dal comune, intrecciando relazioni amorose con donne stupende in giro per il mondo. Pieno di gratitudine e di gioia sono arrivato a 65 anni col pensiero alla pensione. Ma il mio destino, il destino che io mi sono costruito, mi ha fermato in tempo di pandemia con una polmonite e un tumore maligno.
Nel 1987 una persona mi aveva parlato di una scuola di buddismo giapponese che aveva subito la mia attenzione, e da allora ho messo i miei principi buddisti al centro del mio modo di vivere. La base del buddismo, nato proprio per capire e affrontare le 4 sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte, mi sostiene proprio adesso. In questo momento terribile. Dandomi la forza nei momenti bui, in cui sofferenza e lacrime diventano comunque parte della mia quotidianità.
La cosa essenziale per affrontare qualsiasi tipo di difficoltà è farlo con uno stato vitale alto, non in preda a pessimismo e disperazione. Come strumento per fare ciò, noi usiamo la ripetizione costante di Nam – Myoho – Renghe – Kyo. Questa meditazione fa uscire dal nostro cuore coraggio, determinazione e allegria.
Io uso questa preghiera, perchè di preghiera si tratta, per indirizzare l’energia che ne scaturisce direttamente sul male.